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DIFFERENZA TRA CRAUTI E CAVOLI

Crauti e cavoli non sono la stessa cosa (anche se uno deriva dall'altro). Scopri la differenza tra crauti e cavoli (che qualcuno chiama anche verza) e impara ad usare i due ingredienti in modi diversi.

Dal gusto decisamente aspro e salato, i crauti anche se non molto conosciuti qui in Italia riscuotono un certo successo tra chi li assaggia per la prima volta. Hanno un sapore molto forte che ben si abbina con piatti rustici accompagnati da wurstel, pancetta e altri pezzettoni di carne ed insaccati vari.
Diffusissimi nell'Europa dell'Est in nazioni come Russia, Ungheria, Polonia, Croazia e Bosnia, sono molto utilizzati in Austria e Germania ma anche nel Trentino Alto Adige e in alcuni cantoni svizzeri così come in Francia e altri Paesi del Nord Europa. Nel resto d'Italia si conoscono molto meno e la confusione tra crauti e cavoli è dietro l'angolo.
Qualcuno parla anche di differenza tra verza e crauti ma la verità è che i cavoli e verza sono due cose distinte (anche se è facile confonderli a considerarli un unico prodotto). Se non conosci la differenza ti consiglio l'articolo differenza tra verza e cappuccio.


I crauti hanno un aspetto molto simile al cavolo e alla verza, ma per quale motivo? Qual è la differenza tra crauti e cavoli?
La risposta è molto semplice: i crauti sono fatti con il cavolo cappuccio (che in molti chiamano erroneamente verza).

E' possibile mangiare il cavolo affettato condito con solo olio e limone e questo porta alcune persone sulla falsa strada pensando che in fin dei conti anche i crauti sono la stessa cosa. In realtà anche se i crauti derivano dal cavolo a conti fatti si tratta di due prodotti diversi.
I crauti, detti anche cappucci acidi o cavoli acidi, sono il risultato della fermentazione del cavolo cappuccio tagliato a listarelle molto sottili e lasciato fermentare per 2 mesi con il sale e alcune spezie e aromi tra cui pepe, bacche di ginepro e chiodi di garofano. La fermentazione lattica naturale a cui i cavoli sono sottoposti ne modifica essenzialmente tutta la struttura organolettica offrendo di fatto un altro prodotto nettamente diverso dall'ingrediente di origine - i cavoli appunto - e dal sapore decisamente più aspro. Il risultato finale sono i crauti ricchi di vitamine, sali minerali e fermenti vivi utilissimi alla flora intestinale (che resistono solo se non sottoposti a cottura).
Un esempio di cavolo cappuccio prima di trasformarsi in crauti.
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